È uno dei testi più famosi dell’economista Chris Anderson, che con la teoria del “Long Tail”, capovolge la logica della standardizzazione: porre al centro le esigenze del consumatore finale, considerato finalmente nella sua individualità.
Il web, e con esso il nuovo modo di comunicare la propria voce in maniera sempre più social, ha inevitabilmente ridisegnato il modo con cui l’azienda comunica il suo core business al consumatore, non agendo più in ottica “push” ma “pull”.
Ad oggi, ci siamo chiesti: qual è la chiave giusta per la creazione di un’idea vincente?
Per capirlo abbiamo intervistato Andrea Lacalamita, che optando per una value proposition chiara e customer attention, ha dato vita ad Homepal, primo social network immobiliare.
In questo articolo:
Homepal nasce da un’intuizione: avendo cambiato 18 case in vita mia prevalentemente attraverso agenti immobiliari e non essendo mai stato soddisfatto del servizio, ho pensato che si potesse gestire tutto online. Restituendo al cliente la possibilità di fare da solo attraverso una piattaforma evoluta e con assistenza telefonica. A costi accessibili. Così i clienti possono comprare, affittare o vendere casa liberamente, tra di loro, utilizzando le possibilità che il web ci offre. Risparmiando il 3% di commissioni di intermediazione.
Abbiamo prevalentemente una clientela femminile, circa il 70% delle persone che navigano nel nostro sito. E sicuramente la comunicazione attenta, i colori divertenti, l’utilizzo dei social, e, soprattutto (!) la lungimiranza e l’attenzione alle innovazioni delle donne, fanno si che il nostro social sia molto frequentato da clientela femminile. L’età è quella delle persone che in Italia cercano casa, cioè prevalentemente tra i 35 e i 45 anni.
Un rapporto diretto nato su Facebook e poi continuato nel sito e con il dialogo diretto al call centre. Abbiamo fatto leva sulla voglia incredibile di trovare casa in Italia, offrendo un servizio nuovo con una forte value proposition. Molto importante anche il rapporto che si sta creando con i nostri clienti tramite chat dove gestiamo oltre 1.500 richieste al mese. I clienti capiscono che dietro c’è qualcuno e che la piattaforma ha un cuore importante.
Avere un progetto chiaro. Di dimensioni ampie. Avere un team motivato e coeso. Avere clienti soddisfatti. Avere una value proposition forte, semplice e distintiva.
Comporta intanto la soddisfazione primaria di fare impresa bene: offrire un prodotto o un servizio di cui si possa essere orgogliosi. Comporta il passaparola che è l’anima delle aziende web e soprattutto social. E naturalmente (ma solo come conseguenza), ricavi maggiori in futuro.
Siete bravi, avete sviluppato un motore semantico che ci aiuta. Siete una start-up fresca e con tanta voglia di fare come noi. E poi posso chiamare e parlare direttamente con Nabil, il founder, che per me è una cosa fondamentale.
Il motore semantico e la possibilità di customizzare il servizio.
L’Italia è un paese fantastico che ha bisogno di persone che innovano, giorno per giorno, settore per settore. Fondare una start-up è un’esperienza straordinaria e chi ci riesce ha tutta la mia ammirazione. Mi sento di dare solo un consiglio: ascoltare sempre i clienti prima di chiunque altro. Prendere energie dalla loro soddisfazione prima ancora che dai numeri. Se loro sono soddisfatti, prima o poi si supera qualsiasi problema.
Ringraziamo Andrea Lacalamita per la sua disponibilità.
Alessia Pignatelli
Emanuele